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Vorrei riassumere in tre punti i capisaldi dell'aggiornamento del Piano Industriale 2024-2028 presentato oggi: significativo incremento degli investimenti che, con 17,7 miliardi di euro in cinque anni, segnano un nuovo record per Terna; programmazione territoriale, per facilitare l’integrazione delle fonti rinnovabili nella rete, che renderemo ancora più affidabile ed efficiente; rafforzamento del ruolo del Gruppo al servizio della sicurezza elettrica e dell’indipendenza energetica del Paese. Puntiamo su sostenibilità e digitalizzazione per realizzare infrastrutture fondamentali per la decarbonizzazione del Paese, a ridotto impatto ambientale, e per gestire una rete più resiliente e pronta ad affrontare le sfide del settore energetico.
GIUSEPPINA DI FOGGIA, AMMINISTRATORE DELEGATO E DIRETTORE GENERALE
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Transizione energetica

Crescita degli investimenti per integrare le FER, garantendo la resilienza e l'affidabilità della rete

Sostenibilità degli investimenti, con il supporto della regolamentazione

Maggiore indipendenza energetica attraverso la nuova capacità rinnovabile

Economicità
Generazione da FER
Sicurezza
Flessibilità
Regolazione
Economia circolare
Sostenibilità
Indipendenza
energetica

per una just transition

Digitalizzazione
AR/VR
IA
Cloud
Digital Twin
IoT
Connettività
Cybersecurity

Trasformazione digitale

Incremento degli investimenti digitali per supportare l'esecuzione del Piano

Il digitale come leva per ottimizzare il processo decisionale, automatizzare i processi e rafforzare le capacità operative dei team

Attenzione all'adozione e alla scalabilità delle soluzioni digitali su tutta la rete

Green by nature

Icona di decarbonizzazione

Impegno per le emissioni "Net Zero" entro il 2050

Icona di certificazione ambientale

Certificazione Science-based Target for Nature entro il 2026

Icona di adattamento ai cambiamenti climatici

Adattamento ai cambiamenti climatici attraverso l'aumento della resilienza della rete

Social by Purpose

Icona di sicurezza

Indicatore di sicurezza1 ≤ 1 entro l’arco temporale del Piano

Icona di coinvolgimento degli stakeholder

100% di progetti significativi2 accompagnati dal coinvolgimento degli stakeholder nel 2024-2028

Icona della Fondazione Terna

Creazione della Fondazione Terna per promuovere una transizione inclusiva

Icona di direttiva sulla sostenibilità aziendale

Prima applicazione della direttiva sulla Due Diligence di sostenibilità delle imprese entro il 2026

Le Attività Regolate in Italia continueranno a rappresentare il nostro core business, con investimenti per 16,6 miliardi di euro complessivi nel quinquennio 2024-2028 (+7% rispetto al precedente piano sullo stesso arco temporale, con un incremento concentrato principalmente sul rinnovo degli asset elettrici e sul Piano di sicurezza). Intendiamo sviluppare e ammodernare la rete di trasmissione e sviluppare la capacità di interconnessione con l’estero, per garantire una crescente sicurezza, resilienza, indipendenza ed efficienza del sistema. Gli investimenti in Attività Regolate favoriranno il raggiungimento degli obiettivi Fit-for-55 dei pacchetti europei Fit-for-55 e del RepowerEU, declinati in Italia nel Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) del 2024.



10,8

miliardi di euro

Sviluppo della rete elettrica nazionale

Investiremo 10,8 miliardi di euro in arco piano per lo sviluppo della rete elettrica nazionale. Gli interventi sono legati alla realizzazione di linee in corrente continua e alla costruzione di collegamenti in cavo sottomarino, alla risoluzione delle congestioni di rete, all’aumento della capacità di trasporto tra le diverse zone di mercato, all’integrazione delle fonti rinnovabili e al miglioramento della qualità del servizio. Inoltre, le interconnessioni con l’estero renderanno il Paese sempre più l’hub elettrico del Mediterraneo, aumentando l’affidabilità e la sicurezza del sistema.

I più importanti progetti infrastrutturali del Piano Industriale 2024-2028 includono:

  • il Tyrrhenian Link, l’elettrodotto sottomarino che collegherà la Sicilia alla Sardegna e alla Campania;

  • l’Adriatic Link, collegamento sottomarino che unirà l’Abruzzo e le Marche

  • il Sa.Co.I.3, l’infrastruttura tra Sardegna, Corsica e Penisola italiana;

  • l’elettrodotto a 380 kV Chiaramonte-Gulfi-Ciminna in Sicilia.

Avranno un ruolo cruciale anche le interconnessioni con l’estero, in particolare il ponte energetico invisibile Elmed, che unirà Italia e Tunisia favorendo l’ottimizzazione delle risorse tra Europa e Nord Africa.

2,3

miliardi di euro

Piano di sicurezza

Circa 2,3 miliardi di euro (rispetto ai circa 1,7 miliardi previsti dal precedente Piano sullo stesso arco temporale) saranno destinati al Piano di Sicurezza, che mira a rafforzare e potenziare le funzionalità tecniche e tecnologiche del sistema elettrico. Si tratta principalmente di sostenere gli interventi necessari alla gestione dei flussi di energia nei punti più critici della rete, e di potenziare le iniziative di cybersecurity a difesa del sistema. Gli investimenti per il Piano di sicurezza includono anche quelli dedicati alla resilienza della rete. Questi interventi sono cruciali per affrontare le sfide legate agli eventi climatici estremi, sempre più frequenti negli ultimi anni.

3,6

miliardi di euro

Rinnovo ed efficienza degli asset

Infine, circa 3,6 miliardi di euro saranno dedicati ad attività di rinnovo ed efficienza degli asset (rispetto ai circa 2,9 miliardi di euro previsti nel precedente Piano sullo stesso arco temporale), principalmente per la razionalizzazione delle infrastrutture esistenti e per la sostituzione delle componenti obsolete.

Grazie a tutti gli investimenti previsti, il valore degli asset regolati (Regulatory Asset Base, RAB) raggiungerà circa 32 miliardi di euro nel 2028, con un tasso di crescita medio annuale (CAGR) nell’arco di Piano di circa il 9%. A fine 2025, la RAB sarà pari a 24,8 miliardi di euro, mentre a fine 2024 il dato si è attestato a 22,5 miliardi.